AMBIENTI E INTEGRAZIONI PLASTICHE 

Paolo Scheggi, Maquette della Intercamera plastica, 1966, fogli di legni dipinto di giallo curvati e fustellati, 52,5 x 86 x 66 cm. Collezione privata

Tra l’antinomia dell’integrazione cromatica e l’integrazione plastica, ho tentato evidenziare un problema che finora non è mai stato opportunamente affrontato: modalità iter-spaziali atte a integrare quei settori dell’architettura, la cui fruizione tenda a rinventare in spettacolo plastico e determinare i comportamenti a livello psichico le attuali tipologie costruttive. La sperimentazione dell’Intercamera plastica è un discorso che si riallaccia nel tempo ad alcune mie ricerche sulle interferenze volumetriche di plasticità pura nei limiti di una architettura a-funzionale, parallelamente alle prime intersuperfici curve e intende essere, in questa sede, più che un modello, un pre-progetto di intenzionale comportamento produttivo”.

Paolo Scheggi, 1967

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